Richard e Dom danno una buona spiegazione del perché no, quindi darò solo una dimostrazione dimostrando uno specifico controesempio, che potresti trovare interessante: le sonate canoniche di Telemann.
Queste sono rigorosamente imitative canoni, quindi la seconda voce riproduce una ripetizione ritardata della prima. Se consideri una melodia che contiene le frasi A-B-C, quando la prima voce inizia a suonare B, la seconda voce suona, A (quindi A e B suonano bene insieme). Quindi, quando la seconda voce raggiunge B, la prima voce è passata a C (quindi B e C vanno bene insieme).
Ciò che stupisce di queste sonate è che modulano (cambia chiavi). Ciò significa che le frasi A e C potrebbero essere in 2 chiavi diverse, con la frase B abilmente progettata per essere timbricamente ambigua in modo che possa adattarsi a entrambe le tonalità. Ovviamente, A e C, essendo in tonalità diverse, può essere dimostrato che non funzionano bene insieme. Eppure B si fonde perfettamente con entrambi.
Telemann ne ha scritti alcuni, ma ecco un esempio: